Fastidi lombari? Una routine breve per sbloccare la schiena (senza scervellarti)
La bassa schiena è un posto “rumoroso”: basta un mix di sedentarietà, stress, sonno scarso o carichi gestiti male e ti ritrovi con quella sensazione di rigidità, stanchezza, contrattura.
Questo articolo è pensato per una cosa precisa: ridurre fastidi minori e comuni, non “traumi importanti” o sintomi neurologici.
Se invece hai segnali d’allarme (li trovi più sotto), la mossa giusta non è una routine: è farti valutare.
Per chi è (e per chi non è)
Per chi è
Senti lombari “stanchi”, rigidi, contratti.
Hai dolore lieve o moderato che migliora con il movimento.
Ti capita dopo giornate sedentarie, settimane stressanti o allenamenti in cui hai spinto senza progressione.
Vuoi una routine breve da tenere nel tuo arsenale, 2–3 volte a settimana.
Non è (ancora) per te
Dolore forte che ti blocca, o che peggiora rapidamente.
Sintomi che scendono in gamba con perdita di forza, formicolii importanti o alterazioni della sensibilità.
Febbre, trauma recente importante, o altri segnali d’allarme.
In breve
Il punto non è “stirare la schiena”. Il punto è:
ridurre il tono di guardia (spesso alimentato da stress e rigidità),
ripristinare un po’ di movimento “pulito” nelle anche e nella colonna,
riportarti a fare le cose normali (allenarti incluso) con più qualità.
Questa routine funziona bene quando:
la fai breve e progressiva (8–12 minuti),
respiri con calma (espirazioni lunghe),
resti in un’intensità “ok” (tensione alta sì, dolore no).
Se vuoi una cornice completa sul riscaldamento (e su come evitare warm-up infiniti): Il buon riscaldamento: cosa conta davvero.
Princìpi
1) Movimento sì, ma con dose
Per la maggior parte dei fastidi comuni, la completa inattività non aiuta. Il corpo tende a irrigidirsi di più, e tu ti muovi peggio.
La parola chiave è dose: poco, spesso, progressivo.
2) “Sbloccare” non significa forzare
Se insegui il massimo ROM quando il corpo è in protezione, spesso ottieni l’effetto opposto.
Qui ti serve un criterio semplice:
cerca una tensione alta ma gestibile,
evita il dolore “secco” o che ti fa trattenere il respiro,
lascia che il range aumenti da solo, round dopo round.
3) Schiena e stress parlano tra loro
Quando sei sotto stress, il sistema tende ad alzare il tono di guardia e tu perdi “fluidità”.
Per questo in questa routine la respirazione non è un dettaglio: è un pezzo del protocollo.
Se ti interessa il legame stress–adattamento (senza estremismi): Stress, relax, adapt.
Cosa dicono le evidenze
Due idee robuste, utili per non incasinarti:
Resta attivo quanto ti è possibile: spesso è meglio che “riposo totale”.
Per il dolore cronico, l’esercizio ha benefici medi, non miracolosi: conta più la costanza e l’adattamento che la routine perfetta.
In pratica
Regole di esecuzione (prima di iniziare)
Respira in modo calmo: espira lungo (senza forzare).
Sulla scala 0–10, resta in un range “gestibile” (indicativamente 0–3/10 di dolore). Se superi, riduci ROM o scegli la variante più facile.
Se dopo la routine stai peggio per ore, hai fatto troppo: la prossima volta dimezza volume e range.
Routine base (8–12 minuti)
Fai 6 esercizi. Per ognuno:
6–10 ripetizioni lente oppure 20–40 secondi di stasi nel punto “buono”,
2–3 respiri profondi per ripetizione/stasi,
poi passa al successivo.
Ripeti il giro 2 volte. Se sei molto rigido, 3 giri, ma solo se la qualità resta alta.
Knees to chest (gambe al petto)
A pancia in su, porta entrambe le ginocchia al petto. Cerca la posizione in cui la schiena “molla”, senza schiacciare con forza.Knee to chest (una gamba al petto)
Una gamba al petto, l’altra distesa a terra. Cambia lato. Qui l’obiettivo è creare spazio senza tirare.Lying crossover hip stretch (gluteo/piriforme in rotazione)
A pancia in su, gambe flesse. Incrocia una caviglia sul ginocchio opposto e lascia ruotare le gambe lentamente verso il lato della gamba “di base”. Testa dall’altro lato se ti viene naturale.Lying leg stretch (flesso-estensione “flossing”)
Da supino: porta una gamba su, prima flessa, poi prova a distenderla senza inseguire il massimo. È un “vai e vieni” controllato.Squat stretch (accovacciata comoda)
Scendi in squat al range che hai oggi. Gomiti tra le ginocchia, schiena rilassata. Se serve, tieniti a un appoggio (porta, mobile) per non collassare.Sitting back stretch (piegamento da seduto)
Seduto su panca/seduta bassa, piedi a terra. Scendi lentamente con le mani tra i piedi, lasciando la schiena “allungarsi” senza forzare. Risali con calma.
Versione “frugale” (3–5 minuti, prima di allenarti)
Se hai poco tempo e vuoi solo togliere rigidità prima della seduta:
gambe al petto (30–45 s)
flossing gamba (6–8 rep per lato)
squat stretch (30–45 s)
Poi fai un ingresso progressivo nel tuo allenamento. Se ti serve un criterio generale: Il buon riscaldamento: cosa conta davvero.
Segnali da osservare (e quando fermarti)
Stop rule immediata
Fermati e chiedi valutazione urgente se compaiono:
perdita di controllo di vescica o intestino,
intorpidimento nell’area genitale/perineale,
debolezza importante e nuova a una o entrambe le gambe,
dolore dopo trauma importante, febbre, malessere generale.
Segnali “soft” (non emergenza, ma serve criterio)
dolore che scende in gamba e peggiora progressivamente,
dolore notturno “strano” che non cambia con posizione,
peggioramento netto dopo 1–2 settimane nonostante tu stia muovendoti in modo intelligente.
In questi casi: non fare l’eroe. Riduci carico, semplifica, e fatti guidare.
FAQ su Routine per fastidi lombari
Quante volte a settimana ha senso farla?
Due volte a settimana è già un buon inizio. Se sei in un periodo “rigido”, puoi farla 3 volte, ma breve.
Devo smettere di allenarmi finché passa?
Di solito no: spesso conviene modificare, non eliminare. Riduci carico, evita gli stimoli che aumentano il dolore e fai ingresso progressivo.
È meglio stretching o core?
Dipende da cosa ti manca oggi. Se ti senti “chiuso” e rigido, questa routine aiuta. Se invece il problema è controllo e stabilità, ha senso inserire lavoro di core e pattern, ma fuori da un episodio irritato.
Se ho formicolii in gamba posso farla?
Con sintomi che scendono in gamba serve più cautela: riduci ROM, evita posizioni che peggiorano e valuta un parere professionale se il quadro non è stabile.
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Hagen KB, et al. Bed rest for acute low back pain and sciatica. Cochrane Database Syst Rev. 2004.
Jiang X, et al. Effects of breathing exercises on chronic low back pain: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. J Back Musculoskelet Rehabil. 2024.
NHS inform. Back problems.
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