Come dimagrire col gelato
Ricordo ancora i miei primi tempi di lavoro come “nutrizionista”. Davo per scontate cose che a me sembravano chiare. Una di queste - lo ricordo bene - fu l’indicazione su quanto gelato mangiare. Ma prima di arrivare al gelato (e come dimagrire mangiando gelato), facciamo un passo indietro.
Dieta “veloce” e “intuitiva”
Già a quei tempi (15 anni fa) mi basavo su un approccio semplificato per la dieta, dividendo gli alimenti in categorie e fornendo indicazioni su come sostituire i vari alimenti all’interno delle categorie.
Nella categoria dei carboidrati, ad esempio, comparivano il riso, la pasta, come il gelato, la pizza. Chi “seguiva” la dieta era libero di fare sostituzioni dirette all’interno della categoria. Si trattava, in sostanza, di un approccio di alimentazione intuitiva.
Complice l’inesperienza, non mi assicuravo che le persone avessero capito ciò che dicevano di aver capito. Semplicemente, alla domanda “Tutto chiaro?” davo per scontato che il “Sì” convinto di risposta fosse quanto bastava.
Mi sbagliavo.
250 g “extra” di gelato al giorno
Ricordo un paziente con discrete esigenze in termini di fabbisogni, a cui avevo comunicato che poteva sostituire, di tanto in tanto, i suoi 130-150 g di riso o pasta della cena, con 250 g di gelato.
Non ricordo bene cosa successe. Forse avevo detto un “Sì” di troppo senza meglio soffermarmi sulla domanda. Ma il paziente capì:
Puoi mangiare 250 g di gelato oltre 130-150 di riso/pasta
La visita successiva, un mese e mezzo dopo, entrò in studio con un sorriso smagliante - e parecchio più in forma! Era l’emblema della persona in forma: si percepiva il suo senso di leggerezza, libertà, serenità e benessere.
Parlando parlando, quando gli chiesi come aveva gestito la cena e il gelato, capii il fraintendimento e che aveva mangiato 250 g di gelato, ogni giorno, in aggiunta alla fonte di carboidrati.
Sorrisi e dissi semplicemente “Ah… Beneee!” per poi dirgli “Be’, continua così”.
7 Kg in 6 settimane “mangiando gelato”
Su un peso corporeo attorno agli 85 Kg iniziali, perse circa 7 Kg in quelle 6 settimane, con quell’“extra” di 250 g di gelato.
Incredibile? Improbabile? Uno su un milione? Era comunque in “deficit calorico”?
Niente di tutto questo. Partiamo dalla fine…
Dimagrire creando un deficit calorico
Senza andare per le lunghe, le “Kcal” della dieta non sono altro che la rappresentazione del peso vero e proprio del cibo che mangiamo. È più proficuo ed efficace basarsi su quello, per dimagrire.
Se ora ti trovi in una situazione di “sovrappeso” (rispetto al peso che vorresti), fatti un’idea di cos’hai mangiato fino ad oggi e considera il peso degli alimenti.
Il numero sarà nell’ordine di 1.5 Kg. Riduci un po’ quel peso e vedrai che, se non hai blocchi in termini “metabolici” (in termini di modalità in cui il tuo corpo utilizza i nutrienti - vedi flessibilità metabolica), perderai peso.
Tieni d’occhio anche il volume: togliere peso di alimenti voluminosi (come le verdure) significa togliere alimenti che ti danno sazietà e controllo alimentare.
Nel caso del paziente del gelato extra, il peso totale del cibo che assumeva, incluso quel gelato extra, era comunque inferiore rispetto a prima di venire da me.
Siamo più simili di quanto immaginiamo
Quando pensiamo a noi stessi in relazione agli altri, crediamo di avere qualcosa che ci differenzia in modo forte. La cosa “strana” è che ognuno di noi la pensa così, il che è matematicamente impossibile.
La realtà è che siamo molto più simili di quanto immaginiamo. Pensiamo che per quella persona 250 g di gelato extra abbiano funzionato per chissà quale motivo peculiare che la caratterizza.
Quando funzionerebbe anche su di noi perché in effetti funzioniamo in modo simile. Certo che esistono peculiarità nel modo in cui funziona il nostro corpo e risponde agli stimoli, ma sono molto più piccole di quanto intimamente crediamo.
Per cui, sì, anche tu puoi provare cosa succede con 250 g di gelato extra. Anche se non ottenessi i risultati desiderati (ad esempio, di dimagrimento), quanto ci vorrebbe a toglierlo o a consumarlo a frequenza ridotta?
Gelato a pranzo?
Ecco, sul “gelato al posto del pranzo” avremmo da ridire da queste parti. Sarebbe bene evitare di introdurre un cibo ricco di zuccheri e grassi, povero di proteine e fibre, in modo “isolato”.
Questa è una delle poche “regole” che è utile rispettare per mantenere in salute il nostro corpo a livello metabolico. È meglio inserire cibi sfiziosi - gelato, pizza, biscotti - dopo un pasto completo.
Gelato dopo allenamento?
L’eccezione può essere quella del “post-allenamento” (allenamento ben fatto, vigoroso e impegnativo, s’intende): nelle 6-10 ore successive all’allenamento, c’è una libertà maggiore in questi termini.
In quelle ore, non devi fare per forza un “pasto completo” per goderti un alimento più sfizioso. C’è da dire, comunque, che dovresti avere assunto - subito dopo il workout - delle proteine e dei carboidrati a veloce assorbimento.
Il mio consiglio per concederti degli sfizi è proprio questo: fai allenamento, assicurati un po’ di proteine, poi per le ore successive concediti qualche sfizio a cuor leggero - sì, anche 250 g di gelato in aggiunta alla tua dieta.