Stare in forma senza dieta: principi & protocollo 14 giorni
In Oukside “senza dieta” ≠ anarchia o fatalismo. Significa scelte coerenti nel tuo contesto (sonno, movimento, lavoro, socialità) che ti portano a stare bene oggi e a sostenere risultati domani. Qui trovi 3 principi operativi, un protocollo 14 giorni e i segnali & stop per capire quando insistere e quando cambiare — senza grammature ossessive, senza religioni alimentari.
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Per chi è / Non è
Per chi è
Hai provato metodi “no‑diet” che poi erano solo diete travestite.
Vuoi criteri chiari (non liste infinite) e un primo protocollo breve per partire oggi.
Alleni (o vuoi allenare) la forza 2–3×/set in modo sostenibile, senza vivere in palestra.
Ti interessa stare bene prima di inseguire numeri arbitrari sulla bilancia.
Non è per
Chi vuole un menù rigido “colazione‑pranzo‑cena” per 30 giorni.
Chi cerca scorciatoie, detox estremi o restrizioni stile punizione.
Chi rifiuta a priori di allenare la forza.
Promessa — Userai pochi segnali per decidere se continuare, fermarti o virare. Niente bilance quotidiane come giudici supremi. Scegli una sola azione primaria e la porti avanti per 7 giorni.
Il problema: “senza dieta” mal interpretato
Molti “no‑diet” si riducono a ricette, calcoli o privazioni mascherate. Funzionano sulla carta, falliscono nel contesto: vita sociale, turni di lavoro, figli, stress, viaggi. Il risultato tipico: periodi “perfetti” seguiti da rimbalzi e colpa. In Oukside, senza dieta significa stabilire regole minime efficaci (MVP personale) che reggono anche lunedì mattina e venerdì sera.
Principio guida: Meno teoria perfetta, più criteri che reggono al lunedì mattina.
Perché spesso fallisci (e non è colpa tua)
Regole troppo fragili: funzionano solo in condizioni ideali.
Aspettative irreali: cambi tutto in una volta, cedi alla prima frizione.
Zero margini: non pianifichi eccezioni (cene, viaggi, periodi di stress).
Una definizione più pratica — No‑Diet = poche decisioni ad alto impatto ripetibili nel tuo contesto, misurate con 3 segnali.
I 3 principi di Never Diet (con esempi)
Energia prima di restrizione
Tagli aggressivi spengono performance, umore e aderenza. Meglio deficit moderato su base settimanale.• Esempio pratico: invece di togliere 500 kcal/die, togli una porzione di carbo o dolci solo nei giorni senza allenamento.
• Segnale: se energia < 2 (su 3) per 3 giorni di fila, ribilancia (più sonno o una porzione in più nei pasti‑pilota).
Forza come base
La forza 2–3×/set migliora composizione corporea, sazietà e tolleranza agli sgarri. La forza è un moltiplicatore.• Esempio pratico: full‑body 2×/set da 45–60′ con 4 movimenti base (squat/hinge/spinta/tirata). Progressione minima ma costante.
• Segnale: se la performance ristagna 2 settimane, taglia volume, mantieni frequenza.
Coerenza settimanale
Pianifica con margini intelligenti: pasti fuori, viaggi, cicli del sonno. Un sistema è buono se resiste alle eccezioni.• Esempio pratico: tre “finestre sociali” a settimana (pranzo/cena), decise in anticipo. Nessun senso di “fallimento”: è parte del piano.
• Segnale: se superi 4–5 finestre, riassegna priorità il lunedì (proteine + verdure + passi > dessert extra).
Protocollo 14 giorni (4 step, calendario & checklist)
Obiettivo: test rapido e reversibile. Misuri energia, fame, performance e decidi con fatti, non sensazioni.
Step 1 — Setup (giorno 0)
Scegli 2–3 pasti‑pilota ricorrenti (es. colazione proteica; pranzo “piatto unico”; cena semplice).
Pianifica 2–3 allenamenti di forza (full‑body o A/B), 45–60′.
Decidi 3 finestre per pasti fuori/variabili (non più di 1 al giorno).
Prepara Check‑in 60s: ogni sera, 3 slider (0–3) per energia, fame, performance.
Opzionale: 6–8k passi/die in media; pesata o circonferenze 2×/settimana (non quotidiane).
Step 2 — Settimana A (giorni 1–7)
Piatti guida: 1 proteina + 1 carbo + verdure + grassi “a occhio” (sì, a occhio).
Allenamenti: 2–3 sessioni. Priorità: squat/hinge/spinta/tiro, buffer tecnico.
Diario segnali (1′/sera): energia (0–3), fame (0–3), performance (0–3). Aggiungi 1 riga note (sonno, stress, viaggi).
Step 3 — Checkpoint (giorno 7)
Se energia ≥ 2 e performance ≥ 2 → prosegui identico.
Se fame = 3 per ≥ 3 giorni → aggiungi +1 porzione di carbo o grassi nei pasti‑pilota.
Se salti allenamenti → riduci a 2×/set e taglia volume, non frequenza.
Se sonno < 6 h per 3 notti → priorità: sonno prima di ulteriori tagli.
Step 4 — Settimana B (giorni 8–14)
Consolida le abitudini e applica un solo mini‑aggiustamento tra: porzioni, timing carbo, volume allenamenti, routine serale.
Ripeti diario segnali, stesso orario (coerenza > perfezione).
Programma fin da ora 3 scelte facili per cene fuori (vedi template sotto).
Esito (giorno 14)
Se 2 segnali su 3 migliorano → continui altri 14 giorni (stessa logica, un’aggiunta alla volta).
Se no → virata: cambia una leva per volta (macro dei pasti‑pilota o struttura allenamenti o sonno/rituali serali). Re‑test per 7 giorni.
Calendario esempio (3×/set forza)
Lun: Full‑body A · Colazione proteica · Pranzo unico · Cena semplice
Mer: Full‑body B · Passeggiata 20′
Ven: Full‑body A · Finestra sociale (cena)
Sab/Dom: 1 finestra sociale (pranzo) + passi liberi
Checklist giornaliera
Ho rispettato > 2 pasti‑pilota
Ho mosso il corpo (passi o forza)
Segnali: energia __/3 · fame __/3 · performance __/3
Segnali & Stop (scale 0–3 + correzioni)
Le scale (0–3)
Energia
0 — Spento, irritabile
1 — Fluttuante, caffeina “salvagente”
2 — Stabile nello svolgere la giornata
3 — Alta, voglia di muoverti
Fame
0 — Nausea/disinteresse
1 — Fame rara, gestibile
2 — Fame fisiologica, gestibile
3 — Fame alta ricorrente, pensiero fisso
Performance
0 — Regressi/clown‑sets
1 — Uguale ma faticoso
2 — Stabile/leggero miglioramento
3 — In salita netta, recupero buono
Criteri di stop & correzioni
Energia < 2 per ≥ 3 giorni → Stop: aumenta sonno (30–45′ in più), aggiungi una porzione di carbo nei giorni allenamento.
Fame = 3 per ≥ 3 giorni → Stop: aumenta proteine o grassi nei pasti‑pilota; sposta una parte dei carbo a cena.
Performance 0–1 per 2 settimane → Stop: riduci volume del 20–30%, mantieni frequenza; cura tecnica e buffer.
Mappa rapida 9 problemi → 9 soluzioni
Serate “fame chimica” → proteine a cena + routine serale (schermo off 30′).
Pasti fuori in serie → pianifica prima la scelta “accettabile” del locale.
Gonfiore → cambia fonte di carbo (es. pane → riso/patate) senza ridurre porzioni.
Sonno spezzato → niente tagli calorici extra; priorità igiene del sonno.
Zero tempo → allenamenti 2×/set da 35–40′, supersets tecnici.
Stress lavoro → mantieni pasti‑pilota identici per 5 giorni (meno scelte = più aderenza).
Peso fermo ma performance buona → ok: stai ricomponendo. Misura centimetri/vita.
Weekend “senza freni” → 1 sola finestra sociale/die + regola “fermati a sazietà 7/10”.
Cardio punitivo post‑sgarro → vietato. Passeggiata sì, penitenze no.
Errori comuni → Alternative
Tagli aggressivi → Deficit moderato + focus su forza.
Calcoli ossessivi → Pasti‑pilota + segnali 0–3.
Cardio come punizione → Forza 2–3×/set + passi spontanei.
Settimane “perfette” → Sistemi resilienti a pasti fuori/viaggi.
Tutto subito → Una leva/7 giorni, poi misuri.
Demonizzare un macro → Equilibrio e timing in base ai segnali.
Troppe scelte ogni giorno → Ripetizione intelligente (stessi 2–3 pasti).
3 esempi reali
Esempio A — Turni e famiglia
Marta, 37, due figli, turni. 2× forza/sett. Passa da menù “perfetti” a 2 pasti‑pilota + 1 finestra sociale a settimana. Segnali dopo 14 giorni: energia 2→2, fame 3→2, performance 1→2. Continua con +1 porzione carbo post‑allenamento.
Esempio B — Hard gainer stressato
Luca, 29, ectomorfo, stress lavoro. Tenta di “mangiare di più”, ma senza struttura. Con Never Diet: forza 3×/sett, pasti‑pilota, sonno curato. Dopo 14 giorni: peso stabile, performance 1→3. Ok: ricomposizione, non tocca nulla.
Esempio C — Weekend sociali
Giulia, 42, eventi il weekend. Passa da 4 a 2 finestre sociali, inserisce regola “stop a sazietà 7/10”, camminata post‑pasto. Segnali: energia 1→2, fame 3→2, performance 2→2. Prosegue e pianifica una scelta “accettabile” per ogni locale.
Domande frequenti
Quanto dura il protocollo?
14 giorni iniziali. Se 2/3 segnali migliorano, estendi per altri 14 con una leva di ottimizzazione.
Posso combinarlo con IF/Keto?
Sì, se i segnali restano ≥ 2. Se scendono, sospendi e rientra su pasti‑pilota bilanciati.
Quanti allenamenti servono?
2–3×/set sono sufficienti. Mantieni la frequenza, gioca sul volume.
Come gestisco pasti fuori/lavoro/viaggi?
Decidi priorità (proteine + verdure), porzioni “a occhio”, stop a sazietà 7/10.
Se non vedo calo peso, ma rendo meglio?
Va bene. Prima performance, poi estetica. Misura circonferenze.
Che ruolo ha il cardio?
Nei primi 14 giorni: passi e attività leggere. Il cardio strutturato, più avanti.
Serve contare le calorie?
No. Usi pasti‑pilota e segnali. Se dopo 28 giorni nessun progresso, allora prova un conteggio leggero per 7 giorni solo per calibrare.
E se ho poco sonno?
Non tagliare di più. Priorità: routine serale + 30′ sonno extra.
Integratori?
Facoltativi. Se già usi creatina, ok. Focus: alimentazione e forza.
Posso fare tutto plant‑based?
Sì: scelte proteiche vegetali + B12 se necessario.
Se ho problemi tiroide/amenorrea/ipoglicemia?
Consulta il tuo specialista. Applica il protocollo solo se i segnali restano positivi.
Cosa faccio dopo i 14 giorni?
Se 2/3 segnali migliorano, continua altri 14. Poi rivedi obiettivo: mantenimento, ricomposizione o deficit leggero.
Mini glossario
Pasto‑pilota: combinazione ripetibile di proteine+carbo+verdure+grassi, senza pesare.
Finestre sociali: pasti “liberi” pianificati in anticipo.
Buffer tecnico: ripetizioni lasciate “in serbatoio” per qualità/recupero.
NEAT: movimento quotidiano non allenante (passi, scale, etc.).
Sazietà 7/10: ti fermi senza sentirti privato, ma in grado di alzarti e lavorare.
Appendice — “Recensioni negative” ai metodi “senza dieta”: come leggerle e usarle
Perché leggerle — Le recensioni negative mostrano gli scogli reali: approcci che si vendono “senza dieta” o “anti dieta”, ma che diventano iper‑restrittivi; metodi basati su calcoli ossessivi, approcci troppo tecnici o banali rispetto alla promessa iniziale. Leggerle non serve a denigrare, ma a prevenire errori e a orientarti verso criteri che reggono nel quotidiano.
Come usarle senza farti condizionare
Identifica il problema reale (aderenza? socialità? sonno?).
Traduci in criterio operativo per te (es. “finestre sociali” o “pasti‑pilota”).
Applica per 7 giorni e misura i 3 segnali.
Temi ricorrenti (riassunto)
“Anti‑diete” che diventano diete: menù rigidi, alimenti poco pratici.
Ossessione del calcolo: tabelle/formule che riattivano ansie e non sono sostenibili.
Privazioni estreme camuffate da “non‑dieta”.
Tanto marketing, poca applicabilità nel giorno‑per‑giorno.
Nota etica: gli estratti citati sono opinioni di lettori. Usali come bussola critica, non come verità assolute.
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Titolo completo: L'anti-dieta. Per raggiungere e mantenere il tuo peso naturale bastano poche e semplici abitudini. Con oltre 100 ricette.
Recensioni
Per L’anti-dieta ho raccolto 17 recensioni:
Altro che anti dieta! Titolo ingannatorio!
Molto incoraggiante la prima parte quando smonta i concetti su cui si basano tutte le diete. Poi si arriva alle sue proposte di ricette e cascano le braccia. Tutto ultra vengano. Concede i carboidrati, che bello, ma poi toglie carne, pesce, uova, latte e formaggio e sostituisce tutto con l'orribile tofu! Ridatemi la dieta!!!Totalmente inutile a tratti ridicolo
Totalmente inutile. Soldi buttati. Veramente assurdo quando dice di mangiare carboidrati e farsi guidare dalla tua fame. È troppo giovane per capire che dopo una certa età il metabolismo cambia e bisogna insegnare al corpo a mangiare diversamente, ma non come dice lei!Spendete questi soldi per mangiar sano ed equilibrato, lasciate perdere il libro
Mi dispiace molto, lo attendevo e mi ha deluso. [ ... ] Un chiaro esempio di ennesimo libro dell'influencer di turno per sfruttare la popolarità del momento. Pochi contenuti forzatamente distribuiti su più capitoli.Poco credibile
Non mi ha convinto. Il messaggio è mangia vegano e perdi peso.Superficiale e incompleto
Ho acquistato questo libro sperando (visto il titolo) di trovare nuovi spunti per migliorare le mie abitudini alimentari... Nulla di nuovo! Pochi argomenti e trattati in maniera superficiale... (gli zuccheri ad esempio??). Trovo poi un po' “ingannevole” il fatto che non venga menzionato nel titolo o nella descrizione che questa teoria si basa su un'alimentazione totalmente vegetale…Le fonti andrebbero citate!
Un libro che parla di alimentazione intuitiva senza citare le fonti, molto approssimativo e generico ma che, soprattutto, inneggia al veganesimo che è la regina delle restrizioni (si veda anche ortoressia). Mai più una dieta, ma mi raccomando, un cucchiaino d'olio a ogni pasto e tante altre regole che sono assolutamente una contraddizione in termini con quanto premesso nel titolo. Lo stile è scorrevole e simpatico, peccato che le nozioni che descrive sono state già scritte da due autrici americane nel lontano 1995.Un po' banale
Sono rimasta piuttosto delusa, credevo sarebbe stato un libro più “innovativo” a livello psicologico, ossia mi aspettavo una sorpresa e illuminazione a livello mentale riguardo al rapporto tra persona e cibo, e invece mi sono ritrovata con una lista di alimenti da mangiare e varie informazioni sulle macromolecole che già avevo appreso alla scuola superiore. NON consiglio l'acquisto!Vegano
Solo per vegani. I concetti di dieta sono i soliti e le ricette vegane.Deludente
Un vero bidone.Acquisto inutile…
Pensavo di avere trovato un qualcosa di utile nel panorama libri di diete… invece è la solita presa in giro… evitate di perdere tempo.(Purtroppo) deludente.
Purtroppo devo scrivere che il libro è deludente. Io ho tutti i libri della Goggi, ho anche richiesto un consulto di persona lo scorso anno perché credo fermamente in quello che dice. Questo libro però l'ho trovato forzato e privo di contenuti interessanti. Basta leggere i suoi libri precedenti perché fondamentalmente non c'è niente di nuovo. Avrei preferito se avesse scritto un semplice libro di ricette. Tutta la parte iniziale la trovo forzata e ripetitiva.Concetti base utilissimi e fondamentali, ma il menù…
I concetti espressi sono ineccepibili, ognuno dovrebbe conoscerli, sono spiegati anche bene e si legge con scorrevolezza. Ma i menù consigliati sono molto, molto complicati da eseguire. Ingredienti difficili da reperire e dosaggi per nulla ottimizzati, esempio alcuni dosaggi sono veramente esigui rispetto alle dosi che si trovano in commercio e non vengono ri-usati per altre pietanze, rischiando quindi di doverli buttare via. Se come me lavorate almeno otto ore al giorno è impraticabile. Precisazione doverosa: non è obbligatorio seguire il menù consigliato, ma per chi è un neofita come me sarebbe stato un ottimo punto di partenza per proseguire poi da solo in base alle informazioni del libro e l'esperienza fatta sul campo.Aspettative deluse
Il libro è scorrevole però mi aspettavo qualcosa in più. Non sono citati studi scientifici a sostegno delle affermazioni (ad es. la soia fa sempre bene) né vengono date alternative rispetto alcune proposte del menu. Può essere utile per chi ha già un’alimentazione tendenzialmente vegana e non ha problemi di salute ma per chi è onnivoro risulta difficile mettere in pratica quanto consigliato. Molte ricette sono interessanti ma altre per me sono improponibili (vogliamo parlare di ingredienti come il tofu vellutato o la feta di soia? E il tempeh?) Avrei preferito prendesse in considerazione altre alternative oltre la frutta o cracker per gli spuntini e che approfondisse scientificamente quanto affermato. È un valido spunto se si vuole migliorare la propria alimentazione ma l'ho trovato abbastanza superficiale. Non lo consiglierei a chi deve perdere peso e non è orientato verso un'alimentazione vegana o vegetariana.Alla fine, sempre le stesse cose…
Sicuramente ha un approccio “simpatico”, non crea l'angoscia del pesare tutto, ma alla fine bisogna mettersi “a dieta”. Inizia con spiegazioni che ormai sappiamo tutti, poi arriva sempre a consigliare tofu, tempeh, seitan e quant’altro. Comunque tante ricette. Speravo in qualcosa di diverso…Mi aspettavo di più
Fondamentalmente è un libro di ricette vegane, preceduto da 90 pagine riassumibili nei seguenti precetti:
- non si deve per forza perdere peso per rientrare in un paio di vecchi pantaloni
- il tuo peso naturale non necessariamente coincide con quello che vorresti avere e per il quale dovresti fare immani sacrifici a vita
- le diete restrittive hanno spesso l'effetto di far reingrassare nel lungo periodo
- fai lo sport che ti piace, non quello che ti fa consumare tot calorie
- per l'autrice, che non cita studi al riguardo, la dieta migliore è una high carb, low fat tendenzialmente vegana
- il pasto ideale è composto da moltissime verdure, carboidrati, legumi, frutta. Meglio usare l'olio col contagocce e preferire frutta secca e olive che danno maggiore sazietà.
Si legge in un paio di ore e mi ha lasciato con molte domande irrisolte.Mi aspettavo di più
3 stelle solo per le ricette e i consigli iniziali. Il titolo inganna e questo lo trovo scorretto: il libro propone un regime ipocalorico vegano ovvero una dieta. Non c'è nulla di nuovo per chi non riesce a perdere peso rispetto a tanti altri libri che trattano lo stesso argomento.Solo ricette 100% vegetali: estremamente limitante
Si arriva alla parte dei menù, pronti a mettere in pratica i consigli del libro… e il dogma di base è: diventa vegetariano! Oppure se non vuoi diventare vegetariano, comprati un altro libro perché non ti dirò nulla su come gestire il cibo di origine animale. Buoni spunti, ma di limitata applicazione per onnivori.
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Titolo completo: Il Metodo Bilanciamo: Non dovrai fare una dieta mai più, è una promessa.
Recensioni
Per Bilanciamo ho raccolto 22 recensioni:
Pericoloso
Si tratta della “flexible diet” di cui se ne parla già da tempo, quindi nessun metodo innovativo. La copia facilitata e banalizzata del "Project Nutrition". Ad ogni modo, non bisognerebbe attribuire alla caloria un valore assoluto e basare la propria dieta sul calcolo calorico: molto più importante è la composizione nutrizionale e la qualità del pasto, in macro e micro nutrienti. Le persone che non hanno una buona cultura alimentare potrebbero far rientrare nei calcoli qualsiasi cosa. Pensare di far bene a breve termine ma non tenendo conto del male che si fa nel lungo periodo, vedere nel cibo una serie di numeri e conseguenti sensi di colpa. Questo metodo a mio avviso potrebbe sfociare in un’ossessione e conseguente Dca.Delusione totale
Mi sono lasciata convincere dalle recensioni positive ma ho trovato veramente deludente questo libro. Pesante, lezioso, con un mucchio di calcoli indicibili...se per perdere peso devo monitorare minuziosamente ogni briciola e fare calcoli allucinanti lascio stare. Sconsiglio vivamente.Ordinario
Scritto in un italiano elementare, senza approfondire. Si aggiunge alla infinita lista di libri del genere senza distinguersi dagli altri.Troppi calcoli
Metodo costituito da calcoli richiede molto tempo. La presentazione del metodo sembrava molto più smart. Onestamente non mi è piaciuto.Poche aspettative per non rimanere delusi.
Per me è un NO grande quanto una casa. Non dice niente di che. Anch'io sono stata presa dalle innumerevoli recensioni positive, ma parliamo di calcoli che a mio avviso sono inutili (o relativamente utili) e che un'app come Yazio o similari già ti fa senza che tu stia ad impazzire. Il libro è scritto bene ed è scorrevole, però se si riducono le aspettative almeno non si rimane delusi.Non lo consiglio
Libro davvero sopravvalutato! Metodo pieno di calcoli non intuitivi che potrebbero alimentare fisse e disturbi alimentari! Grafica del libro pessima, non lo ricomprerei. Bocciato.Mah…
Non si può dire che sia una lettura facile.Tutta fuffa. Non lo ricomprerei
Alla fine è sempre una dieta, con mille calcoli da fare e molto molto limitante.Potevo scriverlo anche io
Libro inutile, è come leggere una ricerca fatta su internetTriggerante
Si spaccia per libro sull'alimentazione consapevole e intuitiva... Ora sono giorni, da quando ho finito Bilanciamo, che sono ‘triggerata’ e mi odio. Tabelle da compilare, la parola “porzioni” ripetuta fino allo sfinimento… Calorie da contare maniacalmente... Magari non ho capito niente io, ma sta di fatto che questo libro mi fa sentire una balena e mi ha fatto tornare lo spettro dei disturbi alimentari di cui mi ero liberata da anni.Niente di nuovo e prezzo eccessivo
Il solito libro di un nutrizionista con la sua teoria su quale sia il modo migliore di mangiare. Niente di nuovo o rivoluzionario di ciò che si può trovare nel web. Prezzo eccessivoIl metodo... per fare incubi!!!
Un manuale che illustra come calcolare ossessivamente calorie, come valutare grassi carboidrati e proteine facendosi venire ansia su tutto quello che dovremmo mangiare... non capisco come possa avere tutte queste recensioni positive dato che mi sembra un metodo per creare disturbi alimentari e ossessioni sul cibo. L’unico concetto che ho trovato giusto è quello del rifiutare la parola “sgarro”... ma questo metodo non crea né serenità né un buon rapporto con cibo, crea solo una malsana ossessione!Non l'ho trovato adatto a me
Dunque, il libro è un manuale che ti insegna a definire la tua alimentazione settimanale attraverso numerosi calcoli e tabelle abbastanza laboriosi che potrebbero scoraggiare parte dei lettori. Non mi pare sia adatto a chi deve perdere molti chili (ad esempio almeno 15 come me), si parla comunque di kalorie, grammi etc e gli sfizi appartengono a momenti ben specifici. Quindi, per chi è in sovrappeso si tratta di intraprendere un lungo percorso che richiede impegno, misura degli ingredienti e costante moderazione. Forse è giusto che sia così, ma leggendo “non dovrai fare una dieta mai più” avevo immaginato una cosa diversa.Pensavo fosse più semplice l'approccio al metodo bilanciamo e che il libro fosse più diretto a spiegare come bilanciare gli alimenti... Onestamente dopo essere partita con grande entusiasmo, carta e penna per prendere appunti e fare i calcoli, arrivata quasi alla fine mi sono scoraggiata 😭😭😭 e mi è sembrato tutto troppo ingarbugliato!!! Non è il primo libro sull'alimentazione che leggo e mi ero entusiasmata dai commenti ma io personalmente il cui obiettivo è quello di dimagrire lo trovo poco diretto, troppi giri…
Mi è piaciuto l'approccio di mangiare tutto e suddividerlo. Ma la faccenda si complica al primo calcolo da fare alle varianti da tenere conto all'aumento del cibo in percentuale all'esercizio fisico. La stima del fabbisogno settimanale è un calcolo degno di un ragioniere, non è fattibile anche perché bisogna tenere conto di ricordarsi del valore calorico di ognuno. Forse per gli addetti ai lavori è comprensibile, ma per gli altri comuni mortali no.
Parlo a titolo personale.... troppi troppi calcoli!
Se non si hanno delle basi solide di nozioni sulla nutrizione ti vai a perdere (almeno a me è successo così) soprattutto sulla ripartizione dei macronutrienti nei vari menù… mi sono perso e riperso purtroppo, peccato perché avevo grandi aspettative!!Purtroppo mi è risultato difficilissimo da capire.
Formule matematiche e concetti che se non siamo del mestiere non sono facili. Inoltre le figure del libro (dove si parla anche di colori) sono tutte in bianco e nero. Sui social lei è molto simpatica e ti invoglia davvero a comprare il libro ma poi… io purtroppo ho mollato!Pensavo meglio... troppi calcoli da fare.. questo fa sì che ti passi la voglia!
Un libro ben fatto ma purtroppo richiede molta molta programmazione, trovo che non sia vero il “mai più a dieta”, perché è proprio un libro che ti spiega come costruire la tua dieta, passo per passo ti fa scrivere cosa mangiare a colazione pranzo e cena comprese quantità e tutto calcolato nei minimi dettagli. È come andare da un dietologo.
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Titolo completo: La dieta non dieta. Riattivare il metabolismo e ripristinare il peso forma con l'alimentazione naturale.
Recensioni
Per La dieta non dieta ho raccolto 12 recensioni:
buone premesse… ma poi si è rivelata una dieta e molto drastica
Il libro dalle recensioni sembrava interessante e promettente, nulla da dire sulle spiegazioni degli alimenti e varie interazioni con il fisico, però poi l'obiettivo principale, ovvero perdere peso senza fare diete restrittive viene completamente mancato, infatti prescrive una dieta molto restrittiva e anche difficile da seguire, a colazione praticamente solo un frutto, carboidrati praticamente cancellati, ingredienti nemmeno facili da reperire, dieta molto rivolta al bio / vegan / vegetariano fino ad arrivare a consigliare fortemente anche periodi di digiuno... quindi parlare di dieta non dieta è poco corretto, il libro non lo consiglio assolutamente. resta interessante la parte dei meccanismi di digestione dei vari alimenti e loro componenti.L’inganno del titolo
La dieta non dieta. Niente di più falso. È UNA DIETA. PRIVATIVA. MOLTO PRIVATIVA. Una dieta di 4 fasi che parte da una prima fase che vede come colazione: acqua calda, thè caldo, 150g di frutta magra. Totale inferiore a 100 calorie. Per la colazione. Per partire “pieni di energia”. Non va meglio pranzo (circa 250/300 calorie) o cena (250/300 calorie). Ti toglie i carboidrati, latte, affettati, grassi, zuccheri… Ti fa raggiungere lo stato di chetosi (che cosa originale! Ci voleva una specialista in biologia molecolare!). Ti riempie delle solite cose da diete internettiane: farro, kamut, quinoa, latte assurdi che non sono latte (mandorle, nocciola, avena) e cose stravaganti per giustificare un libro (Shirataki). E proteine magre a gogò (che originalità! Ci voleva una specialista in biologia molecolare!). Via così fino alla quarta fase che prevede 1090 calorie giornaliere. Non è una dieta, infatti. È una tortura. Con 1000 calorie al giorno o dimagrisci o muori, effettivamente. Ma non è una dieta, eh? Ha ragione il professor Calabrese nel suo “l’inganno delle diete”. L’unico vero regime alimentare sano è la dieta mediterranea che non priva di alcun nutrimento. Sono pentitissima di aver comprato un simile assurdo libro.Dieta ferrea
Tanti buoni propositi e poi alla fine si tratta di una dieta ferrea e con molte privazioni. Il risultato è che, come tutte le diete, puoi farle solo per un breve periodo e con risultati effimeri, difficilmente mantenibili con quel regime alimentare. Iniziare la giornata con un frutto, caffè e acqua calda con limone per me è da depressione… non è possibile vivere di privazioni.Titolo ingannevole
È un libro scritto molto bene, nella prima parte descrive dettagliatamente il meccanismo che gli alimenti hanno sul nostro organismo, da ottimi consigli che uno potrebbe anche provare a seguire se non fosse che alla fine si sente preso in giro. Si passa dal dire che le diete fanno ingrassare perché la restrizione calorica rallenta il metabolismo, al dare, nella seconda parte, una dieta che affama, per forza che si dimagrisce, vengono tolti la maggior parte degli alimenti. Ci sarebbero da seguire 4 fasi di un mese ciascuna, ma non pensate che arrivati alla quarta fase vi introdurrà gli alimenti che vi ha tolto all'inizio, il regime alimentare, rimarrà sempre da dieta ‘estrema’.Impraticabile. E purtroppo è in realtà una dieta
Pur riconoscendo all'autrice un'ottima capacità di divulgazione e pur non mettendo in dubbio gli studi scientifici, ho trovato questo libro una grande delusione. Se da un lato induce il lettore a riscoprire la cucina dei nostri nonni (soffritti, sughi ecc ecc) dall'altra propone una dieta chetogenica anche piuttosto rigida, nella prima e seconda fase. Inoltre ho percepito una sorta di “terrorismo” nei confronti di tutti i cibi industriali (dai biscotti alla pasta), a favore di farine (quinoa, amaranto ecc ecc) peraltro “straniere” e di certo non facenti parte della nostra tradizione gastronomica. Secondo l'autrice fa tutto male. Certo non bisogna abusare, anzi sarebbe meglio evitare cibi preconfezionati, ma demonizzare ogni alimento mi sembra quantomeno impraticabile. Spiega bene alcuni meccanismi della digestione ma francamente trovo difficile seguire le indicazioni date dalla dottoressa. Ho provato, attenendomi alla dieta (perché a dispetto del titolo di questo si tratta) e ne sono uscita solo con un gran mal di testa, nervosismo e “scombussolamento” intestinale. Probabilmente ci sono spunti sui quali riflettere nel libro ma, ripeto, a mio avviso non è praticabile ed adatta a tutti.L'inganno delle parole
Il libro ha una bella introduzione che sembra mettere le premesse di un nuovo approccio alla ricerca di un corretto stile di alimentazione, soprattutto per chi ha provato diverse diete, ma alla fine di un bel giro di parole ci si trova davanti a una (non)dieta molto rigida. Premetto che mi sono fermata alla fase 1… e mi è bastato. Non vorrei togliere il piacere dell'aspettativa ma nella fase 1 ci si scontra con una dieta totalmente priva di carboidrati complessi (l'unica fonte di zuccheri è la frutta) e il resto sono proteine e verdure. Non devi contare le calorie? È vero. Ma le porzioni sono indicate quindi non è che cambi poi molto… semplicemente il calcolo non lo dovete fare voi. Incuriosita ho fatto io il calcolo e all'incirca senza contare l'olio che puoi usare si introducono circa 900Kcal. Vogliamo stare larghissimi e usare 50g di olio (10 cucchiaini)? Arriviamo a 1350… alla faccia della non dieta. Dopo tutta la premessa sui lati negativi delle diete tradizionali mi sembra un autogol. Certo, chi resiste perderà sicuramente un sacco di peso in questo mese, ma non vedo davvero quale sia il miracolo. Se poi vogliamo parlare di attivazione del metabolismo vorrei proprio sapere come si attiva mangiando solo 1 frutto a colazione.Piacevole ma deprimente
Una lettura interessante e piacevole nella prima parte, deprimente e banale nella seconda, che consiste in una dieta molto restrittiva classica, per nulla originale, di 4 mesi. Mentre nella prima parte la dottoressa spiega con grande chiarezza e simpatia i meccanismi del corpo umano e crea empatia e altissime aspettative criticando proprio il concetto di “dieta”, nella seconda la delusione arriva implacabile. La dieta proposta è drastica ed è una variante delle solite iper proteiche: zero assoluto di carboidrati per due mesi, per colazione un frutto e una bevanda calda senza zucchero per 3 mesi e uno spuntino a metà mattina con mezzo finocchio! ci credo che porta ad un dimagrimento rapido... ! Insomma, la conclusione pratica alla fine della lettura non è molto originale: se vuoi dimagrire devi mangiare pochissimo e tenerti la fame, sopprimere del tutto la golosità e accontentarti di tanta verdura, proteine e frutta max 300 g al giorno. Però certo hai imparato qualcosa in più sul funzionamento del tuo apparato digerente.Solo per onnivori
Tante belle parole ma x me che sono vegetariana, impossibile da seguire... Sempre e solo carne, pesce.. Non posso vivere un mese di uova…Pensavo si trattasse di un libro con indicazioni e consigli più pratici e praticabili. L'ho abbandonato su un piano della biblioteca e non mi è parso molto utile.
O dieta o non dieta
Purtroppo è una dieta, quello che ho capito è che dimagrisci se digiuni.Probabilmente Interessante…
L'ho acquistato incuriosita dalle numerose recensioni positive, e probabilmente è un libro interessante, ma, purtroppo non fa per me, troppo tecnico. Sono una persona semplice, prediligo letture scorrevoli che arrivino all'obiettivo senza l'utilizzo di termini e concetti troppo complicati.Una dieta vera e propria e nulla di nuovo
Sono rimasto molto deluso da questo libro. Diciamoci la verità, è difficile proporre qualcosa di davvero nuovo e innovativo sul versante alimentazione. Chi già conosce infatti i macronutrienti, le loro caratteristiche, e un minimo di come funziona il metabolismo umano, non sarà soddisfatto di questo libro. Sicuramente è un testo ben scritto, a tratti divulgativo, pur restando comunque molto soggettivi alcuni parametri di riferimento. Insomma, se non si sa nulla dell’argomento alimentazione, esorto ad acquistarlo. Tuttavia, mi sento di dire che in realtà il libro una dieta la dà e anche un po' privativa, intesa certamente a dare una scossa al metabolismo, su sua stessa ammissione.
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Titolo completo: La tua dieta sei tu: Liberati dalle ossessioni alimentari e trasforma la tua vita.
Recensioni
Per La tua dieta sei tu ho raccolto 10 recensioni:
Delusione!
Ho acquistato il libro subito dopo Sanremo, dopo aver visto Noemi, bellissima e raggiante, paziente della Dottoressa.
Il cambiamento della cantante mi hai incuriosito e ho voluto approfondire l'approccio proposto in questo libro, riassunto del metodo Meta.
La visione olistica del benessere e del dimagrimento è interessante e giusta ma l'approccio alimentare mi è sembrato decisamente poco innovativo (mezza pizza a settimana?! Aperitivo con cruditè?!), ai livelli di una delle tante riviste al femminile.
Alla sezione nutrizionale segue una lunga parte dedicata al trucco (!!), alla chirurgia estetica e ricette.
Tanto fumo, niente arrosto.
Alla base di cambiamenti fisici come quelli di Noemi c'è sicuramente tantissimo allenamento (non di certo 15/30 minuti al giorno di camminata).
Una bella trovata di marketing, fatta uscire nel momento giusto.Libro inutile scadente e costoso
Non ho potuto fare il reso perché ho usato la penna sul libro, altrimenti due giorni dopo lo avrei restituito . Libro inutile, deludente , l’autrice vende fumo. Assolutamente da Evitare.No, no e no.
Che al giorno d'oggi chiunque possa scrivere un libro lo capisco, ma qui abbiamo raggiunto livelli così bassi da superare il buon vecchio libro di Brian Griffin "Wish IT, Want IT, Do IT" (personaggio di fantasia della serie animata Family Guy).Concetti inutili
Le persone con problemi alimentari andrebbero aiutate, non basta dire le solite frasi fatte sentite ovunque. In più credo che si esageri con i concetti estetici, ma forse me lo sarei dovuta aspettare.Consigli scontati, scrittura sciatta.
Consigli banali, ridondanti, conditi da una scrittura sciatta e, in alcuni casi, lacunosa. Leggendo si evince la mancanza di autorevolezza che dovrebbe caratterizzare un testo di questa tipologia, ovvero destinato ad avere a che fare con la salute delle persone. Bocciato.affermazioni banali e scontate
Ho trovato il libro piano di affermazioni scontate. Cosa dette, ridette e stradette.
Inoltre è anche noioso alla lettura. Per affrontare questi temi servirebbe un po' di leggerezza e simpatia.Banale
Ho acquistato questo libro spinto dal titolo accattivante e ho cercato di trovare nuovi spunti per migliorare le mie abitudini alimentari... Purtroppo nulla di nuovo! Pochi argomenti e trattati in maniera superficiale...
Un po' banale.Perdita di tempo
Assolutamente inutile. Un guazzabuglio di argomenti affrontati con una toccata e fuga che non ti lascia niente a parte la delusione.Non mi è piaciuto.
Non mi è piaciuto. Sembra una copia di vari libri, non c'è nulla di originale.
Argomenti arcinoti e sentiti mille volte.
Un libro semplice, scorrevole, ma banale che parla di dieta con nozioni di alimentazione, attività fisica e salute molto molto generiche.
Si crea un cortocircuito nel quale prima ti dice di accettarti, ma il risultato alla fine è sempre quello che uno si sente in colpa del proprio corpo e lei ricopre il ruolo di salvatrice con estratti di conversazioni con pazienti presentati come ridicoli teatrini.
Lasciate perdere.Troppo pop, poca sostanza
Sono molto delusa, aspettavo questo libro e mi ha deluso. Seguo e apprezzo la dott.ssa, ma questa volta ha sbagliato di grosso, un chiaro esempio di ennesimo libro di chi cerca di cavalcare la popolarità del momento, come una banale influencer di Instagram. Pochi contenuti distribuiti male a riempiere infiniti e ripetitivi capitoli.
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Titolo completo: Le diete che ti hanno rovinato la vita: Come imparare a mangiare per smettere di soffrire.
Recensioni
Deludente!
Riassunto: non demonizzare nessun cibo, goditi i tuoi pasti etc… che belle parole ma alla fine si riassume sempre in un calcolo meticoloso di calorie ad ogni pasto!
Calcolo tra l’altro che può riuscire a fare solo un nutrizionista!Il contenuto è ciò che contribuisce a “rovinarti la vita”
Il titolo di questo libro è senz’altro sensazionalistico per attirare le persone, ma poi il contenuto non rispetta la promessa, anzi. È pubblicizzato come un libro per liberarsi dalla cultura della dieta, ma poi all’interno si trovano indicazioni e calcoli che inducono proprio a immergersi fino al collo nella parte tossica della cultura della dieta. Tutti strumenti che, se dati in mano a persone con poca consapevolezza, rischiano di far degenerare la cosa in ossessione, e quindi rischio DCA (proprio quello che, invece, si dice di voler combattere).
C’è un capitolo dedicato alla lotta alla grassofobia, ma nei capitoli precedenti è proprio la dottoressa a parlare per prima di calcolo calorico per dimagrire, quindi sembra un libro pregno di grassofobia mascherata da stile di vita sano.
Ma d’altronde anche i precedenti libri dell’autrice erano orientati in questo senso, quindi nulla di nuovo. Peccato, speravo in qualcosa di veramente diverso stavolta.Pensavo meglio! Libro sopravvalutato con concetti banali e contraddizioni
Seguo Giulia Biondi su Instagram da un po’ di tempo e apprezzo il suo modo di fare corretta informazione, abbattendo i tanti falsi miti relativi al mondo della nutrizione.
C’è da dire però che il merito del suo successo è sicuramente dovuto alla sua capacità di fare marketing!
Questo libro/“manuale” è soltanto una ripetizione di concetti banali già sentiti e risentiti, ed è come se lei avesse riportato semplicemente su carta il contenuto dei suoi post di Instagram!
Inoltre si contraddice, dato che è contraria agli schemi rigidi e alle app contacalorie, ma è lei stessa che propone di calcolare in modo autonomo le calorie e i grammi di ciò che si deve introdurre giorno per giorno e settimanalmente, tenendo addirittura conto del surplus previsto nel fine settimana!
Credo quindi che non aiuti affatto chi ha problemi con l’alimentazione (o peggio ancora, soffre di un DCA), anzi! Con tutte quelle tabelle e quei calcoli da fare può peggiorare ulteriormente le fisse e le ansie legate al cibo. Altro che alimentazione flessibile e intuitiva…!
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