Examine.com, Oukside e Never Diet
Riportiamo qui un pezzo di una newsletter da parte di Examine.com. Lo facciamo perché - finalmente! - un grande player inizia a parlare in termini "Oukside"! Dopo le parole di Kamal Patel, co-fondatore a capo dell'editoriale Examine.com, riporteremo l'estratto del Libro Oukside per paragonare i concetti.
Se non conosci Examine.com: si tratta di un sito che è di fatto un database dove puoi cercare "vita, morte e miracoli" di integratori, supplementi e alimenti, in termini scientifici. Examine.com, cioè, mette insieme le ricerche su un dato topic e ti presenta i risultati, indicandone robustezza e solidità. Vai a dare un'occhiata.
Ecco il pezzo di newsletter di Examine.com:
Quando possiedi soltanto un martello...
"Dai un martello a un ragazzino e scoprirà che tutto ciò che incontra dev'essere martellato."
- Abraham Kaplan, 1964
Uhhhh… perché stiamo parlando di martelli?
Un altro Abraham (Abraham Maslow) è autore di una citazione simile che potresti aver sentito: "Quando possiedi soltanto un martello, tutto ciò che vedi assomiglia ad un chiodo".
Fondamentalmente: le persone amano utilizzare gli strumenti con cui hanno familiarità, spesso escludendo opzioni migliori.
Questa idea si applica molto bene alla salute e alla nutrizione.
Il martello della dieta...
Sebbene Examine sia un sito Web incentrato sulla nutrizione e sugli integratori, è troppo facile credere che una dieta perfetta sia la risposta a tutti i problemi di salute.
Persona A: "Mmmh sì, ho la condizione XYZ."
Persona B: "Interessante… hai provato questa dieta? È fantastica per XYZ. La gente ci scommette su!"
Vedi, sei letteralmente ciò che mangi, ma in realtà sei molto di più. Quel "molto di più" spesso viene minimizzato a favore di cose facilmente quantificabili, come un regime alimentare o un piano di integratori.
Inoltre, il tempo e l'energia sono a somma zero. Se vai in troppi cuniculi e dettagli su nutrizione e integrazione, senza prestare molta attenzione a cose come il sonno, le relazioni sociali e la riduzione dello stress, è probabile che tutta quella conoscenza sulla dieta non ti aiuti molto. È probabile che l'effetto totale di questi fattori sulla salute sia maggiore nella maggior parte dei casi rispetto dieta + integratori.
Se te la senti, elenca quanto duramente ti stai concentrando sui tre fattori di salute di cui sopra (sonno, relazioni, stress) su una scala da 1 a 10, dove 10 è il massimo. Se sei a 5 o meno su uno di essi, considera di spostare un po' di attenzione lì.
Estratto Never Diet
A partire dai 3 “+” qui sotto l'estratto Never Diet. Non serve andare più a fondo su quanto i concetti siano quasi esattamente gli stessi. E, se una realtà del calibro di Examine.com - con un numero di dati probabilmente 1000 volte superiore a quelli che possiamo avere noi! - esprime questo concetto, ora più che mai noi a nostra volta possiamo esprimerlo con ancora maggior forza: "comprare" dieta non ha più senso, a meno che non si voglia un contentino effimero.
Se si vuole vivere bene e stare in forma, bisogna allargare la propria visione e impegnarsi per comprendere a fondo come sono collegati i vari aspetti che influiscono su benessere e forma fisica (per inciso, puoi farlo tramite la descrizione del framework Oukside / Never Diet).
Pensa a quanto focus si dà al solo fattore “nutrizione” quando si vuole stare meglio e più in forma e a quanto non si pensa come la modifica di tale fattore agirà su tutti gli altri e, quindi, cambierà il quadro globale generando un risultato differente da quello atteso. La tua obiezione potrebbe essere “Va be’, intanto mi concentro su una cosa, ottengo un certo risultato, poi passo al resto”. Obiezione che ci porta a presentare la cosiddetta Legge dei ritorni decrescenti.
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Ritorni decrescenti
La Legge dei ritorni decrescenti stabilisce che più avanzi in una certa cosa, più è difficile avanzare. Prendi la prima volta che hai imparato una nuova materia (o una nuova lingua): dal saperne nulla al saperne un po’, hai applicato un certo impegno, per saperne un po’ di più, hai dovuto applicare un impegno molto maggiore; conoscere ogni dettaglio di quella nuova materia o lingua avrebbe richiesto, invece, un impegno assiduo, costante, ossessivo. Con “ritorni decrescenti” si intende proprio questo: man mano che incrementa il livello di risultato generato dall’applicazione di un certo impegno, il ritorno in termini di risultato è via via decrescente. Vista dall’altra parte: man mano che ottieni risultati in qualcosa, l’impegno richiesto per generare uno stesso incremento di risultato è via via crescente, fino al punto di esaurimento.
Se ti impegni a migliorare la dieta, all’inizio ci vuole molto poco perché magari basta passare dal mangiare quando capita a darsi degli orari, dal mangiare quel che capita a darsi delle scelte, dal mangiare quanto capita a darsi delle quantità: piccole modifiche che possono costarti poco, e che ti fanno vedere risultati enormi rispetto al punto di inizio. Dopodiché, le cose si fanno difficili: a fronte di impegni via via più grandi, il risultato visibile diventa via via più sottile.
Questo è il punto in cui spesso accadono i disastri: insoddisfazione e frustrazione di quel misero risultato a fronte di un grande impegno portano a impegnarsi ancora di più e frustrarsi ancora di più vedendo che il risultato è sempre misero, perché non si può sfuggire alla legge dei ritorni decrescenti. A questo punto la tua obiezione potrebbe essere “Non è un problema per me, capisco che più vado avanti più il livello di impegno aumenta”. Obiezione che ci porta a presentare la Teoria dei vantaggi marginali.
Vantaggi marginali
In questa espressione “marginale” non significa “di poco conto”, bensì incrementale: margine inteso come differenza tra punti, come il margine ai lati di questa pagina. La Teoria dei vantaggi marginali afferma che piccoli miglioramenti su più aspetti, rispetto a grandi miglioramenti su pochi aspetti, forniscono un risultato complessivo maggiore. La cosa sembra scontata, ma non lo è quando si entra nel loop di voler migliorare a tutti i costi un singolo aspetto. Per capire un po’ meglio il concetto, facciamo un esempio numerico molto semplice. Immaginiamo tu voglia migliorare sia la dieta, sia l’allenamento, perfezionando ogni dettaglio. Immagina di assegnare un punteggio su una scala da 1 a 9 per ogni aspetto influente sul risultato. Tali aspetti o fattori, come già sai e come rivedrai, sono in tutto 9.
Poniamo tu parta con tutti i fattori a metà scala (5) e ti concentri su nutrizione ed esercizio fisico per portarli a 9. Da 5 a 6 l’impegno quasi non si sente, da 6 a 7 inizia a farsi sentire, da 7 a 8 diventa faticoso, da 8 a 8.5 è opprimente, da 8.5 a 8.7 è schiacciante, da 8.7 a 8.9 diventa brutale. Vediamo quanto questa brutalità ha ripagato: se partivi con tutti i fattori a 5, la media era 5; arrivando a 8.9 su due fattori hai avuto un incremento di 3.9 x 2 = 7.8, che porta la media a 5.87 (+0.87 rispetto a prima). La domanda da porsi in questo frangente è: se passare da 5 a 6 è una passeggiata, non è più efficiente dare un colpettino a tutti i fattori aumentandoli soltanto di un punto ed ottenendo un risultato globale superiore? (6 vs 5.87).
La risposta è sì, è più efficiente; c’è solo un aspetto delicato da considerare e che riguarda “da dove si parte”: l’esempio numerico usato non è a caso, abbiamo ipotizzato tu partissi da 5 e non da un numero minore di 5. Questo perché, sotto 5 (che, possiamo dire, è la “sufficienza”) non c’è più linearità: se aumenti di 1 su un fattore, non basta una semplice media per stimare quanto aumenta il livello globale. Cosa importante da tenere a mente anche quando si cerca di fare cose complicate in merito a un fattore (ad esempio, una dieta rigida) quando si ha “meno della sufficienza” in altri (ad esempio, i livelli di stress o sonno): i fattori più bassi “abbattono” qualsiasi effetto dell’impegno sugli altri fattori.
Un buon inizio
L’unione dei tre concetti presentati, il fatto che il corpo sia un sistema complesso di fattori interagenti, la Legge dei ritorni decrescenti, e la Teoria dei vantaggi marginali, ci porta già a delle raccomandazioni pratiche per quanto riguarda l’iniziare il percorso. Nella prima sezione del libro abbiamo presentato i vari fattori chiave (fattori K) influenti sul Fitness e, nel farlo, abbiamo fornito consigli per portare ognuno a un “livello minimo sindacale di base”. Ora ti è chiaro perché: iniziare a spingere su un fattore senza quel livello minimo sugli altri, significa impegnarsi a vuoto, perché l’effetto dei fattori più scarsi si abbatte impunemente sull’effetto che si vorrebbe generare impegnandosi su quel fattore.
Le raccomandazioni che traiamo da tutto questo sono al limite del banale, eppure se ti guardi in giro noti che un gran numero di fallimenti dei percorsi fitness “consueti” nasce dal fatto che non vengono considerati i fenomeni che abbiamo appena descritto. Le due raccomandazioni sono:
Se tutti i fattori sono sotto la sufficienza (punteggio inferiore a 5), è perentorio iniziare lavorando per portare ogni fattore a un livello minimo di base.
Se tutti i fattori sono almeno alla sufficienza (punteggio da 5 in sù), occorre lavorare su piccoli cambiamenti su più fattori e non su grandi cambiamenti su pochi fattori.
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Complesso è semplice, banale è complicato.
C'è una nota importante da fare qui. Quando le persone si approcciano a un framework che unisce diversi fattori (come quello alla base di Never Diet), pensano sia complesso rispetto a - appunto - contare le calorie e seguire uno schemino dietetico.
La realtà è diversa. La sola consapevolezza della complessità ci permette di vivere con semplicità. Quando sai che - ad esempio - il tuo ingrassamento è dovuto al fatto che ti stai stressando di più e hai meno tempo in generale, le cose diventano più semplici: puoi implementare semplici azioni su quei fattori (gestione dello stress, organizzazione del tempo) piuttosto che continuare a fare disumani sforzi per seguire la dieta.
Al contrario, la banalizzazione ti rende la vita difficile. Quando banalizzi i concetti, ad esempio ti concentri sul fatto che "solo il deficit calorico fa dimagrire" o che sia sufficiente pensare positivo per superare gli ostacoli di vita, le cose si complicano. Dimenticando i collegamenti che fanno di te "te", rischi di concentrarti così ossessivamente su un solo fattore del tuo benessere da dimenticare gli altri. A fronte di uno sforzo sovrumano, ti risulterà di non ottenere che un pugno di mosche.
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