Il mondo Fitness è più lento del tuo Metabolismo

Ho fatto questo esperimento di calcolo per far capire come la mancanza di semplificazione del Fitness ci porti a sacrificare aspetti molto più importanti.

Mandandoci in loop su cose come il calcolo delle calorie e del metabolismo basale, o certosini appunti su quanti macronutrienti assumere, ci fa perdere di vista le cose veramente importanti: gestire lo stress, ottimizzare il sonno, darci una direzione, insomma come "stare bene e in forma", davvero.

Per l'esperimento ho usato proprio il calcolo del Metabolismo Basale e del Fabbisogno Calorico Totale Giornaliero (TDEE), che nel quadro globale dello "star bene" non contano, sono cose marginali e trascurabili.

Eppure, il mondo Fitness te le presenta come cose indispensabili e ti fa perdere su di esse un sacco di tempo con calcoli inutili e senza senso pratico.

Al posto di semplificare le cose al posto tuo, le rende ancora più complesse così da poterti vendere corsi, consulenze e app su cose "stupide" come il calcolo calorico.

Se il discorso sul perché semplificare non è molto chiaro, faccio il parallelismo con la tecnologia e lo smartphone.

Noi tutti usiamo lo smartphone e non abbiamo idea dei miliardi di operazioni ogni secondo che esegue. Eppure, lo usiamo.

Man mano che andiamo avanti quelle operazioni diventano sempre più trasparenti per noi e l'esperienza utente diventa sempre più fluida. 

Nonostante pensiamo che 800-1200€ per uno smartphone "di livello" siano tanti, il prezzo di quel dispositivo è in realtà assurdamente basso.

20 anni fa alla tecnologia che era in quel dispositivo, se esisteva, potevano accedervi solo enti di ricerca, governi, miliardari.

Il marcio mondo fitness

Il mondo fitness, se avesse creato lo smartphone, ti venderebbe corsi di formazione sui miliardi di operazione che quel dispositivo esegue.

Formazione fine a sé stessa visto che non te ne farai mai nulla: tu usi lo smartphone, non lo costruisci, ti può servire avere consapevolezza che faccia miliardi di operazioni, non ti serve conoscere le operazioni.
(A dirla tutta: neppure per costruirlo serve più conoscere le operazioni.)

Torniamo al fitness in sé e il mio amato "calcolo calorico". A chiunque mi conosca un po' ho mostrato le falle teoriche e scientifiche di esso.

MA...

Calcolo Metabolismo Basale

Mi ritengo un "onesto" in termini intellettivi e scientifici, tanto che ho investito un paio d'ore della mia giornata a fare uno "stress test" a un'ipotesi che avevo, proprio sul "calcolo calorico" e nello specifico la formula per ricavare il "metabolismo basale".

L'ipotesi era questa: per calcolare il Metabolismo Basale (e di conseguenza il TDEE e via così) è sufficiente l'altezza in centimetri e un fattore di moltiplicazione - un singolo fattore.

 Ho messo alla prova l'ipotesi in questo modo:

  1. Ho considerato le formule "classiche" per il calcolo del metabolismo basale (Harris-Benedicth); cambiando i numeri si possono provare altre formule.

  2. Ho fatto riferimento ai percentili di peso, altezza, età (le variabili di quelle formule) della popolazione italiana.

  3. Ho creato 89.999 (ottantanove-mila-novecento-novantanove) valori random compresi in quei numeri, per ognuno calcolando il "Metabolismo Basale" tramite formula.

  4. Ho fatto il rapporto tra esso e l'altezza, per uomini e per donne (MB / H).

  5. Ho poi trovato la distribuzione degli indici di quel rapporto, per uomini e per donne. 

Ecco i risultati ottenuti e la loro distribuzione:

MB = Altezza x 8 (F) o 9 (M)

La conclusione è che il calcolo del Metabolismo Basale può ridursi con approssimazione molto buona, a questo:

  • MB (Donne) = altezza (cm) x 8

  • MB (Uomini) = altezza (cm) x 9

L’altezza ha il pregio di essere versatile: un uomo di 170 cm è “nella media”, una donna di 170 cm è “alta”. Per cui in confronto ad altri uomini, il primo avrà un MB “nella media”, in confronto ad altre donne, la seconda avrà un MB “alto”.

Ricordo che il Metabolismo Basale è “il Metabolismo Basale”, per definizione ciò che serve alla sopravvivenza (respirare, far battere il cuore, etc.): quel numero andrebbe moltiplicato per un numero da 1.3-1.5 a salire in base all’attività fisica nonché l’attività dovuta ai vari impegni della giornata.

Non serve andare oltre questa semplificazione perché, come sappiamo, l’organismo non può assorbire in modo preciso i nutrienti dai cibi che ingeriamo: una precisione maggiore è soltanto un esercizio di stile inutile ai fini pratici, una illusione di far meglio in termini di dieta.

Con questo esperimento ho voluto dimostrare che la possibilità di semplificare le cose, mantenendone la coerenza, c’è; non farlo è un danno a chiunque voglia migliorare il proprio benessere in modo semplice e senza grattacapi.

  • • Cicognani A. I nuovi percentili italiani. Università di Bologna.

    • Foglio di calcolo dei dati consultabile e scaricabile qui.

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Vincenzo Tortora

Founder Oukside, ne gestisce i progetti con passione e determinazione affinché chiunque possa imparare a vivere bene e stare in forma, senza diete, schemi e ricette complicate.

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