Respiri lenti, espiro più lungo, micro‑dosi ripetute: strumenti pratici per abbassare l’attivazione e tornare presenti.

BIA senza feticci: principi, limiti, protocolli e segnali per leggere i numeri con criterio.

Pensiero critico applicato: metodo, contesto, strumenti. Per usare la scienza senza trasformarla in religione.

Forza utile, non identità da palestra. Pochi movimenti, progressioni minime, attenzione al ciclo e ai segnali.

Basta guerre sui macro: usa proteine come base e regola i carboidrati come manopola per energia, fame e performance.

Un’abitudine è uno stimolo che accende un’azione da solo. Progetta trigger, micro‑passi e contesto: in 14 giorni inizi a sentirla “tua”.

La chetosi è uno stato, non un’identità. Usala a finestre, allena la flessibilità, proteggi l’aderenza.

Non ti serve più tempo: ti servono ancore. Sonno, pasti veri, movimento quotidiano e time‑boxing. Il resto è rumore.

Non è questione di gusti ma di tenuta. Scegli 2–3 formati, proteina visibile e carbo al momento utile: così lavori lucido fino a pranzo.